20/03/2013 – Ore 08:40

Wall Street ha chiuso in ribasso dopo che il presidente della Fed Janet Yellen ha comunicato l’intenzione di procedere con un eventuale rialzo dei tassi nella tarda primavera del 2015, circa sei mesi dopo la fine del terzo round di acquisti di bond. Dow Jones -0,7%, Nasdaq -0,62%, S&P500 -0,61%.

La Fed, come previsto, ha tagliato di 10 miliardi dollari il ritmo con cui acquista ogni mese Treasury e bond ipotecari ed ha lasciato invariato i tassi ad un livello compreso tra zero e 0,25%.

Immediato rimbalzo del dollaro che ha aperto la giornata a 1,383 contro euro da 1,394 di ieri mattina.

Asia. Effetto Yellen anche sulle Borse dell’estremo oriente. Nikkei -1,65%, Hong Kong -1,4%, Shanghai -0,3%, Seul -1,1%, Mumbai piatta.

I future sulle Borse europee anticipano un avvio in ribasso dell’1% circa. A Mosca l’indice Micex perde lo 0,8%, ma il Rublo recupera leggermente contro euro e dollaro.

Analisi tecnica borse. Probabilmente oggi ci sarà un po’ di volatilità su tutti i mercati europei. Non crediamo però che quanto dichiarato dalla Yellen sia in grado di modificare il quadro generale positivo. Tutti sappiamo da tempo che il progetto delle Fed è di riportare il mercato su ‘liveli normali’. L’eventuale debolezza delle borse periferiche, Italia su tutte, è ancora da considerare un’opportunità di acquisto.

S&P500 (1.860, -0,61%). Un pò di turbolenza ieri, ma il quadro è rimasto immutato. L’indice si muove a un passo dai massimi storici in area 1.880 punti la cui rottura dovrebbe provocare altre accelerazioni. Sfruttiamo le rare flessioni per comprare. Target a 2mila punti. Stop sotto 1.800. Giudizio Interessante.

FTSE/MIB (20.976, -0,29%). Ha chiuso ieri in leggera flessione accompagnando il movimento delle altre piazze europee. Monitoriamo l’area dei massimi a 21.200 punti oltre cui sono attese nuove accelerazioni. Target verso 22.600/23mila punti. Prima allerta sotto 20mila. Giudizio Interessante.

DAX (9.277, -0,37%). Prevale ancora l’ampio range 9mila/9.800 che ne spiega anche l’operatività. Comprare sulla parte bassa, vendere sulla parte alta. Eventuale stop a protezione in caso di chiusura sotto 8.700. Giudizio Interessante.

GIAPPONE (oggi 14.224, -1,65%). Malgrado la persistente volatilità di breve, il quadro di fondo è invariato all’interno del range 14mila – 15mila punti. Manteniamo le posizioni per primo target 16.400. Stop loss sotto 14mila punti. Giudizio Interessante.

INDIA (Sensex +0,1%, 21.830). Quadro di fondo robusto. Consolida sui massimi storici. Con il +3,6% accumulato dal primo gennaio è tra le poche borse emergenti in guadagno. Giudizio Interessante.

BRASILE (Bovespa 46.567, +0,9%). Secondo rialzo consecutivo ed è già un evento di questi tempi. La reazione è partita dai minimi dallo scorso luglio (area 44mila), indicata come soglia di acquisto per trading. Il quadro di fondo è così compromesso che per vedere il primo segnale di inversione bisogna aspettare il superamento di area 50mila. Giudizio Poco Interessante.

Variabili macro.

Petrolio. I dati settimanali sulle scorte USA hanno avuto ben poche ripercussioni. Oggi Brent 106,2 usd, Wti 99,5 usd. Nessuna posizione.

Oro (1.332 usd). Quattro sedute di calo dai top di periodo a 1.380 usd. L’ipotesi di un rialzo dei tassi USA fa venire meno l’interesse per gli acquisti speculativi. Bene abbiamo fatto a suggerire di prendere profitto sugli strappi verso 1.350/1.400 usd per gli acquisti fatti a 1.200/1.180 e 1.280 usd.

Forex.

Valute emergenti. Ancora tutte molto deboli anche se si nota qua e là il tentativo di fare base. E’ la premessa per poter pensare a una reazione più convincente. Per ora conviene ancora stare fuori.

Euro/dollaro 1,384. Bella reazione del dollaro dai minimi di periodo. Avvalora la nostra tesi che su certi livelli (oltre 1,38) conviene costruire un giardinetto in dollari per diversificare il portafoglio. Puntiamo a un livello di equilibrio verso 1,33. Stop loss a protezione sopra 1,42.

Euro/yen 141,7. Consolida sopra l’importante supporto a 140 punti che ci stimola a vendere yen. Target 150. Stop sotto 140.

Bond.

Bund decennale tedesco (142,6). Apre in netto calo. Lo scenario di tassi USA più alti ha ripercussioni anche sul derivato tedesco e conferma quanto sosteniamo da tempo ovvero che questi rendimenti (1,65%) non sono più in grado di proteggere dalle brutte sorprese come quella di ieri sera. Ogni avvicinamento dei massimi storici (147) è per noi occasione di vendita per travasare liquidità sui bond emergenti che hanno ancora spazio.

Bond periferici. L’accordo preliminare tra Grecia e troika sulla prossima tranche di aiuti ha avuto effetti benefici sull’intero comparto. Il nostro spread riparte da quota 179, rendimento del Btp 10 anni al 3,37%. Ogni debolezza è per noi occasione d’acquisto. Puntiamo a un obiettivo di fine anno a 150 punti base e 3,2%/3%.

A cura di Websim