18/03/2014 – Ore 08:32

Wall Street ha chiuso in buon rialzo sostenuta dal dato sopra le attese sulla produzione industriale di febbraio: S&P500 +0,96%, Dow Jones +1,13% e NASDAQ +0,81%. Occhi puntati sulla riunione della Fed che inizia oggi e termina domani con l’annuncio delle decisioni sui tassi di interesse.

Al momento le sanzioni da parte di Usa e Ue alla Russia non disturbano più di tanto i mercati. Stamattina la Borsa russa è ancora in rialzo dello 0,2%, dopo che l’indice Micex ha guadagnato ieri il 3,7% riducendo l’importante perdita accumulata da inizio anno (-23% espressa in euro). Il rublo è sui livelli di ieri sera contro euro e dollaro, a poca distanza dai minimi storici.

Asia. Borse tutte positive. A Mumbay l’indice Sensex (+0,7%) ha fatto segnare il nuovo record storico a 22.040 punti. Tokio +0,94%, Hong Kong +0,4%, Shanghai Composite +0,1%, di nuovo sopra la soglia psicologica di 2mila punti. Seul +0,6%.

I future sulle borse europee anticipano un avvio piatto. Ieri l’incontro tra Angela Merkel e Matteo Renzi si è chiuso con un manifesto apprezzamento da parte del cancelliere tedesco nei confronti delle riforme strutturali messe in agenda dal premier italiano.

Analisi tecnica borse. Nuovo allungo ieri di Piazza Affari (+2,5%) che ha staccato di un punto Francoforte (+1,37%) e in generale l’Eurostoxx (+1,44%). La forza relativa della nostra borsa cresce di giorno in giorno e costituisce un’ottima premessa per il futuro. Borse emergenti ancora sotto pressione con la sola eccezione di quella indiana, che resta la nostra preferita.

S&P500 (1.858). L’indice risale verso i massimi storici in area 1.880 punti. Il movimento delle ultime settimane è piuttosto erratico, ma la tenuta è formidabile. Sfruttiamo le flessioni per comprare. Target a 2mila punti. Stop sotto 1.800. Giudizio Interessante.

FTSE/MIB (20.858, +2,52%). Si avvicina al primo ostacolo in area 21mila il cui superamento dovrebbe dare luogo a nuove accelerazioni. Target verso 22.600/23mila punti. Eventuale stop sotto 19.500. Giudizio Interessante.

DAX (9.180, +1,37%). Reagisce dopo due ottave molto pesanti (-3,2% e -3,% il bilancio rispettivo). L’avvicinamento della base dell’ampio range 9mila/9.800 è un invito a comprare in attesa di una reazione. Eventuale stop a protezione in caso di chiusura sotto 8.700. Giudizio Interessante.

GIAPPONE (oggi 14.411, +0,94%). Quadro di fondo invariato all’interno del range 14mila – 15mila punti. Manteniamo le posizioni per primo target 16.400. Stop loss sotto 14mila punti. Giudizio Interessante.

INDIA (Sensex +0,7%, 21.954). Quadro di fondo robusto. Ancora una volta abbiamo la netta sensazione che l’India abbia preso il posto della Cina nel cuore degli investitori globali, soprattutto per somiglianze dimensionali. Con il +3,8% accumulato dal primo gennaio è tra le poche borse emergenti in guadagno. Giudizio Interessante.

BRASILE (Bovespa 45.117, +0,34%). Nessuna reazione degna di questo nome dai minimi dallo scorso luglio. Solo per trading possiamo sfruttare discese verso 44mila per acquisti ‘speculativi’ in vista di un possibile rimbalzo, ma nulla di più. Giudizio Poco Interessante.

Variabili macro

Petrolio. Brutta chiusura ieri per il Brent, -2% a 106,5 usd. Poco mosso il Wti a 98 usd. Quadro cedente. Nessuna posizione.

Oro (1.362 usd). Ha perso l’1,5% in scia all’allentamento delle tensioni in Ucraina, ma non è detta l’ultima parola. Strategia immutata: prendere profitto (sugli strappi verso 1.350/1.400 usd) per gli acquisti fatti a 1.200/1.180 e 1.280 usd.

Forex

Valute emergenti. Ancora tutte sotto pressione, nessun segnale di inversione all’orizzonte. Stiamo fuori.

Euro/dollaro 1,392. L’euro continua a dimostrare una forza eccezionale contro tutte le valute. Tuttavia, crediamo ragionevole sfruttare le discese oltra 1,38 per costruire una posizione di lungo periodo sul dollaro. Puntiamo a un livello di equilibrio verso 1,33. Stop loss a protezione sopra 1,42.

Euro/yen 141,7. Consolida sopra l’importante supporto a 140 punti che ci stimola a vendere yen. Target 150. Stop sotto 140.

Bond

Bund decennale tedesco (143,2). Ha perso poco meno di un punto dai top di venerdì in area 144. Ogni avvicinamento dei massimi storici (147) è per noi occasione di vendita per travasare liquidità sui bond emergenti che hanno ancora spazio. Il rendimento attuale (1,56% lordo circa) non copre dal rischio di fiammate speculative in un arco temporale così ampio.

Bond periferici. Ieri tutti gli spread hanno chiuso in buon recupero. Il comparto continua a mostrare una tenuta straordinaria anche in presenza di forti turbolenze. Una ragione in più per sfruttare ogni debolezza per comprare. Il nostro spread riparte da quota 180, rendimento del Btp 10 anni al 3,37%. Puntiamo a un obiettivo di fine anno a 150 punti base e 3,2%/3%.

A cura di Websim