17/01/2014 – Ore 09:19

Wall Street ha chiuso contrastata dopo i record di mercoledì: Dow Jones -0,39%, S&P500 -0,13%, NASDAQ +0,07%. Intel ha perso il 5% nell’after hour dopo dati trimestrali deludenti.

Tra gli eventi della giornata, i risultati di Morgan Stanley e General Electric.

Le Borse asiatiche sono contrastate nel finale della seduta: Nikkei -0,1%, Hong Kong +0,8%, Shanghai -1%, Seul -0,7%, Mumbai -0,6%. Gli investitori sono cauti in vista del dato di lunedì sulla produzione industriale della Cina, gli economisti si aspettano che negli ultimi due mesi del 2013 sia salita del 9,8%, l’incremento più basso degli ultimi 5 mesi.

I future sulle borse europee anticipano un avvio in rialzo dello 0,2%. Oggi a Piazza Affari è giornata di cadenze tecniche per future e opzioni.

Aste. Nulla in agenda.

Analisi tecnica. Quella di ieri è stata una seduta di assestamento, evento assolutamente normale se pensiamo che, per esempio, le Borse ri-emergenti (altrimenti dette periferiche) in sole due settimane hanno messo a segno performance che vanno dal +5 al +10% e che Francoforte e Wall Street veleggiano sui massimi storici. Sempre allerta, invece, per quasi tutte le borse emergenti da cui stiamo alla larga.

S&P500 (1.845, -0,13%). Chiude a una frazione di punto dai massimi storici. Il target del movimento rimane verso 1.950/2mila. Allerta e eventuale stop a protezione in caso di chiusure sotto 1.800. Giudizio Interessante.

FTSE/MIB (19.875, -0,85%). Comincia a sentire il “fiatone” dopo il rally che ha portato i valori oltre quota 20mila per la prima volta dal luglio 2011. Ribadiamo che tra 20mila/20.500 si può prendere profitto in attesa di rientrare su un’eventuale legittima correzione. Il quadro di fondo è comunque in netto miglioramento. La prima soglia di allerta è ora fissata a 19.500. Giudizio Interessante.

DAX (9.717, -0,17%). Consolida nell’area dei massimi storici. Prevediamo acquisti sulla debolezza verso 9.400 e 9mila punti. Teniamo le posizioni per target 10mila. Giudizio Interessante.

GIAPPONE (Nikkei 15.734, -0,08%). Niente di nuovo. Finché si resta sopra 15mila punti non ci sono pericoli. Target 18.500. Giudizio Interessante.

INDIA (oggi BSE500 7.780, -0,7%). Fatica a violare le importanti resistenze in area 7.800/8mila, per questo restiamo prudenti e non pensiamo di entrare. Lo scenario delle borse emergenti è ancora molto debole. Tonica invece la Rupia. Giudizio Neutrale.

BRASILE (Bovespa 49.696, -0,84%). Fallito il tentativo di riportarsi stabilmente sopra lo scoglio dell’ex supporto a 50mila punti. Ciò conferma che è meglio stare alla finestra. Segnali di risveglio solo sopra 52mila punti. Giudizio Poco Interessante.

Variabili macro

Petrolio. Prevale ancora debolezza. Oggi Wti stabile a 94 usd, Brent in calo a 105,5 usd, sui minimi da metà novembre. Non vediamo ragioni per comprare ed è così da parecchi mesi.

Oro (1.242 usd). Conserva i buoni guadagni da inizio 2014 (+3%). Per ora la scelta di acquistare per trading in area 1.200 usd premia. Attese accelerazioni al rialzo in caso di superamento di area 1.250/1.270 usd. Teniamo gli acquisti fati in area 1.200/1.180 usd per target in area 1.400 usd, soglia discriminante per il quadro di lungo periodo che dovrebbe frenare il rimbalzo. Stop in caso di ritorno sotto 1.200 usd.

Forex. Altro bel movimento della Rupia indiana (83,5) che si rafforza sui top da metà novembre contro euro. Sotto 83 il movimento di recupero potrebbe addirittura accelerare. Il Real brasiliano (3,21) resta a metà strada tra i primi supporti (3,1) e i minimi di periodo (3,30) oltre cui ci sarebbe il “baratro”.

Euro/dollaro 1,361. No news. Continua ad oscillare senza direzionalità nel ristretto range 1,35 – 1,38. Prevediamo acquisti sulla debolezza in area 1,38. Il cross si potrebbe stabilizzare a metà strada tra i minimi di periodo in area 1,38 (area d’acquisto) e i primi seri supporti a 1,30.

Euro/yen 142. No news. Dopo la reazione decisa di ieri da quota 140 aumenta la probabilità di puntare a un obiettivo di breve verso area 150 dove chiuderemo le posizioni “short” yen aperte al superamento di quota 140. Stop in caso di ritorno sotto 140.

Bond.

Il Bund future (oggi 141,2) si porta sui massimi da fine novembre. Un eventuale allungo verso 142 punti sarebbe da sfruttare per nuove vendite. Resta aperta l’ipotesi di rivedere i minimi di settembre in area 136,5.

Bond periferici. Quadro generale sempre brillante. Lo spread Btp/Bund apre a 206 punti base per un rendimento del BTP 10 anni al 3,85%. Stabile il ritardo con la Spagna a 12 punti base. Purtroppo le polemiche tra Letta e Renzi non aiutano.

 

A cura di Websim