23/04/2014 – Ore 08:46

Sesto rialzo consecutivo per Wall Street grazie a dati macro e trimestrali: S&P500 +0,52%, Dow Jones +0,53%, Nasdaq +0,97%. Oggi in agenda le trimestrali di colossi come Apple, Boeing, Dow Chemical, Facebook, Texas Instrument.

Stamattina le Borse asiatiche sono contrastate per effetto dell’arrivo di nuove conferme sul rallentamento in atto nell’industria manifatturiera cinese. Tokio +0,88%, Hong Kong -0,9%, Shanghai -0,5%, Seul -0,1%, Mumbai +0,5%.

L’indice PMI sull’industria manifatturiera cinese elaborato da Markit in collaborazione con HSBC, è salito in aprile a 48,3 punti da 48,0 punti di marzo: il dato è in linea con le aspettative. Sotto la soglia dei 50 punti, l’indice segnala un quadro di contrazione e rende meno probabile che quest’anno il Pil della Cina cresca del 7,5% come da target ufficiale del governo. Da inizio anno l’indice PMI è sempre stato sotto i 50 punti.

I future sulle Borse europee anticipano un avvio in rialzo dello 0,1%, che serve a consolidare il balzo di ieri.

Analisi tecnica borse. Il quadro di fondo si irrobustisce ulteriormente, nessun contraccolpo dalle tensioni in Ucraina. Dopo sei rialzi, Wall Street è ormai a ridosso dei massimi storici. Segnali di risveglio importanti per l’Eurozona, con la periferia in buona evidenza. Mumbay continua a spingere su livelli record. Il Brasile consolida il recente rally. Tokio prova per l’ennesima volta a violare area 15mila. La Cina, invece, resta fragile.

FTSE/MIB (21.935, +1,49%). Ha allungato in modo impeccabile dai supporti, nonchè nostra soglia di acquisto, in area 21mila/20.600, riportandosi non lontano dai massimi dell’anno a 22.200 punti. Restiamo ottimisti e prevediamo l’approdo verso il target di breve a 22.600/23mila punti. L’indice viene sostenuto da un’ottima rotazione settoriale. Giudizio Interessante.

sensex.jpgINDIA (Sensex 22.862, +0,5%). Nuovi massimi storici a 22.875 punti. Siamo in vista dell’obiettivo finale a quota 23mila con un guadagno del 10% circa da inizio 2014. Possiamo cominciare a pensare di prendere un po’ di profitto. Confermato comunque il giudizio Interessante.

Variabili macro.

Petrolio. Da segnalare il brusco calo del 2,5% a 101,6 dollari del Wti americano in seguito ai dati deludenti sull’economia cinese. Brent stabile a 109,2 usd. Non vediamo ragioni per costruire posizioni Long sul petrolio.

Oro (1.285 usd). Sesto ribasso consecutivo che conferma la debolezza del quadro di lungo periodo. Già area 1.320 usd si è rivelata un forte ostacolo. Prevediamo ulteriori flessioni almeno verso 1.200/1.150 usd. Solo lo sfondamento di area 1.400 usd ci farà tornare a comprare sulla forza.

Forex.

Valute emergenti. Continua la fase di stabilizzazione di tutte le principali valute emergenti dopo il recente rimbalzo.

Euro/dollaro 1,383. Nessuna novità. Resta valida la strategia di acquistare dollari tra 1,38/1,39 solo per costruire una posizione, ma solo per diversificare il portafoglio globale. Puntiamo a un livello di equilibrio verso 1,33. Stop loss a protezione sopra 1,42.

Euro/yen 141,7. Nessuna novità. Continua a consolidare sopra l’importante supporto a 140. Il movimento dovrebbe essere propedeutico a un nuovo allungo verso il nostro target a 150. Stop a protezione in caso di ritorno sotto 140.

Bond.

Bund decennale tedesco (143,8). Tutto fermo. Il cedimento di area 144 non rappresenta una novità grafica di rilievo. Le soglie più delicate sono a 142/141 punti. Da tre anni si muove tra 140 e 147 punti e ciò premia pienamente il nostro storico suggerimento di vendere per comprare bond periferici.

Bond periferici. Ancora allunghi di tutto il comparto. Ma dove sono finiti i denigratori dell’Euro? Non si vede più traccia dei famigerati CDS! Il nostro spread riparte da quota 155 punti base, nuovo minimo dal maggio 2011, per un rendimento del BTP 10 anni al 3,08%, minimo storico. Come sapete, non siamo ancora soddisfatti perché riteniamo che un eventuale “effetto Renzi” possa far scendere lo spread fino a 100 punti base. Eventuale turbolenza con risalite del decennale al 3,50% sono da considerare occasioni di acquisto.

A cura di ETicaNews