15/04/2014 – Ore 09:14

Wall Street ha chiuso in rialzo sospinta dalla trimestrale di Citigroup e dai dati positivi sui consumi: S&P500 +0,82%, Dow Jones +0,91%, NASDAQ +0,57%.

Stamattina borse asiatiche contrastate: Tokio +0,62%, vendite sulle piazze della Cina, dopo che la banca centrale ha detto che il volume dei cinaborsa.jpgfinanziamenti a marzo si è contratto del 19% rispetto all’anno precedente e che l’offerta di moneta è cresciuta al ritmo più lento dal 2001. Hong Kong -1,2%, Shanghai Composite -1%. L’indice MSCI Asia Pacific perde lo 0,1%, Seul -0,3%, Mumbai -0,7%.

I future sulle borse europee anticipano un avvio poco sopra la parità.

BTP Italia 6 anni. Boom di richieste il primo giorno. La domanda ha raggiunto quota 6,7 miliardi e il Tesoro potrebbe anticipare la chiusura del collocamento.

A Piazza Affari terranno banco i colossi pubblici Eni, Enel, Finmeccanica. Il governo guidato da Matteo Renzi ha rinnovato quasi tutti i vertici: Patrizia Grieco presidente e Francesco Starace AD all’Enel, Emma Marcegaglia e Claudio Descalzi all’Eni, Gianni De Gennaro e Mauro Moretti a Finmeccanica. Ci limitiamo a dire che è del tutto superfluo stare a giudicare a priori, saranno i numeri a parlare. Quando arrivò Marchionne alla Fiat nessuno lo conosceva e molti storsero il naso.

Analisi tecnica borse. L’ottava è partita bene con diffuse reazioni sui principali listini. Anche il Nikkei, l’indice più fragile in questo frangente (-12% da inizio 2014), prova a riprendere la soglia dei 14mila punti. Quadro generale positivo.

S&P500 (1.830, +0,82%). Reagisce dai minimi dal 13 febbraio. I livelli da monitorare per interventi sono area 1.800 per tornare a comprare sulla debolezza e 1.900 per acquisti sulla forza. Si suggerisce comunque di applicare uno stop a protezione dell’intera posizione in caso di chiusura sotto 1.780. Giudizio Interessante.

FTSE/MIB (21.314, +0,55%). L’indice è rimbalzato con decisione dalla trendline che sostiene il movimento ascendente e ha chiuso il gap di fine marzo. Interessante la rotazione settoriale in atto (ieri ha brillato Eni) che costruisce fondamenta solide per sostenere l’uptrend di medio/lungo. Avvalorati i livelli d’acquisto nel range 21mila/20.600. Giudizio Interessante.

DAX (9.339, +0,26%). Il movimento resta veicolato nel range 9mila/9.800. L’eventuale discesa verso area 9mila sarebbe un’occasione per comprare. Stop a protezione in caso di chiusura sotto 8.700. Giudizio Interessante.

GIAPPONE (13.996, +0,6%). Timida reazione dai minimi di ottobre. Il quadro di breve si è decisamente deteriorato, ma con moderata convinzione proviamo a comprare in area 14mila in vista per lo meno di un rimbalzo. Poniamo tuttavia uno stop a protezione in caso di chiusura sotto 13.500. Giudizio Neutrale.

BRASILE (Bovespa 51.596, -0,52%). Consolida a ridosso di un importante ostacolo di breve (area 54mila). Manteniamo gli acquisti fatti in area 44mila, ma collochiamo uno stop a protezione in caso di ritorno sotto 49mila punti. Target finale del movimento 57mila. Giudizio Interessante.

Variabili macro.

Petrolio. Prezzi stabili sui massimi da inizio marzo. Oggi Brent a 108,6 usd, Wti a 103,3 usd. Nessun segnale grafico di rilievo.

Oro (1.320 usd, -0,6%). Goldman Sachs prevede un target a 1.050 usd per fine 2014 se l’economia americana consoliderà la crescita e rientrerà la tensione in Ucraina. Si veda il nuovo Focus pubblicato ieri. Solo lo sfondamento di area 1.400 usd ci farà tornare a comprare.

Forex.

Valute emergenti. Prosegue la fase di consolidamento dei recenti guadagni. Il Rublo russo si muove a poca distanza dai minimi storici che per ora reggono.

Euro/dollaro 1,382. Dollaro in timida ripresa. C’è poco da speculare su questo cross che ha bassissima volatilità. Per ora resta valida la strategia di acquistare dollari tra 1,38/1,39 solo per costruire una posizione a diversificazione del portafoglio globale. Puntiamo a un livello di equilibrio verso 1,33. Stop loss a protezione sopra 1,42.

Euro/yen 140,7. No news. La forza dell’euro si riflette anche su questo cross. Dovrebbe allungare verso il nostro target a 150. Per ora resta valida l’idea ci vendere yen, ma alziamo l’allerta. Stop a protezione in caso di ritorno sotto 140.

Bond.

Bund decennale tedesco (143,9). Corregge dai top di ieri a 144,3. L’attesa crescente di interventi “non convenzionali da parte della Bce e le tensioni geopolitiche favoriscono ancora l’acquisto di beni rifugio. Suggeriamo di vendere verso i top in area 147 e ribadiamo la nostra storica preferenza per i bond periferici, strategia da tempo vincente.

Bond periferici. La persistente fame di periferia la si vede dalla vorace richiesta del nuovo BTP Italia che ha condizioni decisamente meno vantaggiose delle emissioni precedenti: durata 6 anni e tasso minimo garantito all’1,65%. Il nostro spread riparte da quota 165 punti base per un rendimento del BTP 10 anni al 3,18%. Se mai le prese di profitto dovessero risospingerlo verso il 3,5%, si aprirebbe una bella occasione d’acquisto per chi ha perso il treno. Ci aspettiamo che sull’andamento dello spread ricada presto anche un eventuale “effetto Renzi” (passi avanti nelle riforme), al momento non visibile, che potrebbe portare al recupero di un altro mezzo punto di spread/rendimento nei confronti della Germania.

A cura di Websim