05.10.2015 – Ore 09:27
FATTO
L’Autorità per l’Energia, nel documento diffuso nel fine settimana, ha confermata la volontà di rivedere l’attuale sistema di calcolo delle tariffe di trasmissione dell’energia elettrica. Da un approccio “input-based” si passerà ad un sistema di incentivi “output-based”. La differenza è che nel primo la società viene remunerata subito, la seconda, subordina l’aumento delle tariffe al raggiungimento di certi obiettivi di efficienza del sistema.
Il passaggio avverrà in modo graduale, ci sarà una fase di transizione di 4 anni, fino al 2019.
EFFETTO
Le nuove proposte dell’Autorità per l’Energia dovrebbero avere un impatto negativo sui ricavi di Terna [TRN.MI] pari a circa 40 milioni di euro nel 2017, si sale a circa 80 milioni nel 2019 e negli anni successivi. Calcoliamo che l’utile per azione, nel periodo 2016-2020 si possa erodere del 7-8%. Ne deriva, un impatto negativo sulla nostra valutazione di almeno 300 milioni.
Confermiamo la raccomandazione NEUTRALE con target price a 4,10 euro.
a cura di Websim