28 novembre 2012 – A prometterlo è la Joule Unlimited (jouleunlimited.com), anche se l’impresa sembra ardua: ricavare benzina dal sole.

L’azienda americana ha sviluppato un sistema, chiamato SolarConverter, attraverso il quale vengono generati combustibili liquidi partendo dall’anidride carbonica e dall’acqua, con l’apporto di energia solare. Questo grazie a microrganismi fotosintetici (ciascuno del diametro di circa tre millesimi di millimetro) che, esposti  ai raggi solari, producono carburante.

Da notare che la CO2, può venire da scarti di attività industriali e che l’acqua può anche essere salata. Inoltre, diversamente dai biocombustibili tradizionali, non servono terreni coltivabili. Non a caso, l’impianto pilota sta nascendo in una zona arida del Nuovo Messico, negli Stati Uniti.

Secondo la Joule, il processo SolarConverter ha una resa 100 volte superiore a quella dei biocombustibili di seconda generazione. L’obiettivo, decisamente ambizioso, è di ricavare ogni anno circa 38.000 litri di etanolo e 23.000 di gasolio per ettaro, con un costo di produzione attorno a 26 centesimi di euro al litro.

L’Audi, che collabora con l’azienda statunitense dal 2011, si è assicurata i diritti di esclusiva per il settore automobilistico e ha già pronti i nomi dei due combustibili “solari”: Audi e-ethanol e Audi e-diesel.

Fonte: Quattroruote

 

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