Grandi manovre in corso nel mercato dell’energia eolica in Italia. La società della famiglia Falck per ora non sembra della partita ma la luce dei riflettori può fare bene anche a lei.

Quasi un terzo della capacità eolica installata in Italia è in vendita. Con il ritorno dalle vacanze estive Edison, Gdf Suez, e Alpiq hanno annunciato ufficialmente di avere dato mandato ai rispettivi advisor (Morgan Stanley, Rothschild e Credit Suisse) di trovare compratori per la propria capacità eolica installata in Italia che complessivamente vale 1,4 gigawatt cui si aggiungono ulteriori autorizzazioni e impianti in costruzione che fanno salire il totale a 2 gigawatt .

Nel corso dei prossimi mesi potrebbe quindi cambiare totalmente il panorama degli operatori del vento del Bel Paese: i gruppi italiani indipendenti (tra i quali Falck Renewables [AA4.MI] ed Erg Renewables) potrebbero prendere il posto degli stranieri che, con l’eccezione di Enel Green Power [EGPW.MI], dominano il mercato.

Secondo indiscrezioni di stampa infatti Erg starebbe studiando i dossier sugli impianti eolici di Edison e Gdf in vendita. Edison ha una capacità installata di circa 500 megawatt, Gdf di 710 megawatt.

Sulla base delle nostre valutazioni di 1,75 milioni di euro a megawatt in esercizio, il parco eolico di Edison potrebbe essere valutato circa 870 milioni di euro in termini di EV (valore economico), mentre gli impianti di Gdf circa 1.200 milioni (Il settimanale Il Mondo ha parlato invece di 2 mln di euro a megawatt).

La notizia conferma l’interesse di Erg per crescere ulteriormente nel settore della produzione elettrica rinnovabile, dopo la decisione di ridurre sensibilmente la presenza della raffinazione. Dal punto di vista finanziario Erg ha le risorse per gestire operazioni di crescita esterna, con una posizione finanziaria netta a fine 2013 attesa a 250-300 milioni di euro, post esercizio dell’ultima tranche (20%) della put su Lukoil. Il rischio è di pagare gli asset a prezzo pieno, con limitata creazione di valore, tenuto conto che si tratta di impianti già in esercizio.

Falck Renewables non sembra invece essere tra i possibili acquirenti avendo annunciato di non essere interessata a crescere in Italia ma piuttosto all’estero e per linee interne dove detiene già una pipeline importante (1 gigawatt tra UK, Polonia e Francia).

Ma per il titolo gli annunci legati alle transazioni sugli impianti eolici rappresentano comunque un flusso di notizie positivo in grado di fare aumentare la visibilità sul valore degli asset (655 MW eolici, 45 MWP WTE/Biomasse, 16 MWP Solare) che il mercato attualmente valuta soltanto 1,5 milioni di euro/MW.

A cura dell’ufficio studi di Websim