16 aprile 2013 – Piaggio aiuterà un programma medico pediatrico in Vietnam e, assieme all’ospedale Bambin Gesù di Roma, inaugurerà il progetto al National Hospital for Pediatrics di Hanoi la prossima settimana. L’annuncio dell’iniziativa “Vespa for Children” è stato fatto dal gruppo di Pontedera durante l’assemblea dei soci che si è svolta ieri a Milano (seguita in diretta con la twittercronaca di EticaNews) presieduta dal presidente e amministratore delegato (doppia carica su cui l’anno scorso erano state sollevate le polemiche) Roberto Colaninno, il quale ha detto che i dettagli (tra cui l’impegno economico del gruppo) saranno resi noti la prossima settimana.

Con questa novità “etica”, il gruppo della due ruote rafforza il suo impegno in Vietnam, dove il gruppo ha due stabilimenti produttivi e vende 5.000 pezzi al mese.

«In Vietnam – ha detto Colaninno – abbiamo stimolato la costituzione di un sindacato, che in quel Paesi non esiste. Il nostro country manager, dopo le lamentele dei dipendenti, si è attivato con il fornitore per far tornare la ciotola di riso alle quantità giuste».

Ed è sulla presenza crescente di Piaggio in Paesi quali Vietnam, Cina, Indonesia e India, ove le tematiche relative al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori rivestono un’importanza particolare, che Etica Sgr – intervenuta in assemblea con il direttore generale Alessandra Viscovi – ha auspicato che la società continui a operare secondo policy sempre più dettagliate e a gestire queste tematiche anche nei confronti dei fornitori, scelti possibilmente anche in base a criteri di responsabilità sociale.

«Piaggio – ha proseguito Viscovi – opera in Paesi che sappiamo essere soggetti a un notevole sviluppo economico e sociale, ma anche a problematiche inerenti alla gestione e al controllo della corruzione. Consapevoli che sono state da tempo adottate pratiche virtuose in tal senso, auspichiamo l’adesione volontaria a programmi o a linee guida internazionali relativi alle tematiche di corruzione e di governance, quali, ad esempio, il Global Compact delle Nazioni Unite e i “Business Principles for Countering Bribery” di Trasparency International».

Per quanto riguarda le tematiche ambientali, Etica Sgr ha chiesto al gruppo di utilizzare, nelle attività produttive, energia proveniente da fonti rinnovabili e ha fatto osservare che soltanto negli stabilimenti indiani e vietnamiti parte delle acque prelevate vengono riciclate e riutilizzate in elevate percentuali.

Etica Sgr, inoltre, pur apprezzando gli ingenti investimenti effettuati dalla società e la volontà di remunerare gli azionisti, in considerazione della diminuzione dei principali risultati di bilancio (utile netto, ricavi ed Ebitda) e del contestuale aumento dell’indebitamento netto, ha richiamato l’attenzione sull’eccessivo l’aumento del 23% del payout ratio rispetto al 2011.

Infine, ha auspicato che all’interno del bilancio di sostenibilità del prossimo esercizio sia fornita evidenza dei dati relativi ai tassi di sciopero sia negli stabilimenti italiani sia esteri e che Piaggio aderisca volontariamente a programmi o linee guida internazionali su corruzione e governance

Che cosa ha risposto il gruppo agli stimoli di Etica Sgr? «Piaggio – ha detto Colaninno – è un’azienda che si impegna a remunerare l’azionista con il dividendo e questo è un fatto eticamente importante. Il nostro primo obiettivo è la remunerazione del risparmio. Relativamente ai tassi di sciopero, forniamo già molte indicazioni relative alle ore perse, possiamo migliorare, ma il contenuto fornito è già abbastanza preciso. Inoltre, Piaggio già da tempo ha adottato un codice etico che segue le best practice. In merito alle fonti rinnovabili, i fornitori attuali non ci garantiscono l’origine dell’energia, la nostra attenzione è volta a ridurre i consumi».

Etica Sgr ha votato a favore di bilancio e remunerazione, contro l’annullamento delle azioni e si è astenuta per quanto riguarda il riacquisto di azioni proprie. Il gruppo ha detto che sia il presidente e ad Colaninno sia tutti gli altri dirigenti hanno rinunciato ai bonus, perché sarebbero incoerenti con il momento.

All’assemblea erano presenti 129 aventi diritto, in proprio o per delega, per 252.913.819 azioni ordinarie pari al 68% del capitale e, fisicamente, nove soci.

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews