17 aprile 2013 – Si è focalizzato sulle politiche di remunerazione l’intervento di Etica Sgr all’assemblea dei soci di Prysmian (erano rappresentate 117.618.186 azioni, costituenti il 54,81% del capitale sociale, i soci presenti erano 1.207, di cui dieci presenti fisicamente), che si è svolta ieri pomeriggio a Milano (di cui ETicaNews ha curato la twitter cronaca) e che ha approvato il bilancio di esercizio del 2012.

La dg Alessandra Viscovi, nel suo intervento, ha puntato l’indice sul fatto che, nonostante ci sia una buona trasparenza nella relazione sulla remunerazione, gli indicatori per il calcolo della componente variabile non sono sufficienti per valutare la qualità della gestione aziendale. Servono indicatori che mettano in correlazione diverse variabili economiche (Roe, cost/income, Roi e Ros). Inoltre, ha suggerito di introdurre negli schemi remunerativi anche obiettivi socio-ambientali, oggi previsti soltanto per alcune figure professionali.

Il presidente dell’assemblea e del gruppo Prysmian, Massimo Tononi, ha risposto dicendo di aver colto il suggerimento, ma soprattutto fornendo alcuni dati che indicano una maggiore “wiki policy”.

E’ in diminuzione, infatti, la differenza di retribuzione tra il vertice e gli operai. Nel 2011, il rapporto tra la retribuzione annua lorda dell’amministratore delegato e degli operai era pari a 43 in Italia e 45 nel mondo. Nel 2012 il rapporto è sceso a 41 in Italia e a 44 nel mondo. Il rapporto con gli impiegati è rimasto stabile a 17 in Italia e a 21 nel mondo. L’unico benefit degli amministratori, oltre alla remunerazione, è l’auto aziendale.

Etica Sgr ha anche sollecitato il management a migliorare la rendicontazione socio-ambientale: «Bene la disclosure – ha detto Viscovi – ma serve una rendicontazione più ampia sui rapporti con i portatori di interesse sia italiani sia esteri».

All’ordine del giorno anche il rinnovo del collegio sindacale, il cui compenso è stato aumentato in quanto, ha detto il presidente Tononi, le dimensioni del gruppo sono aumentate. Essendo Prysmian una vera public company (l’unica rimasta in Piazza Affari), non esisteva una lista di maggioranza, ma due liste di soci di minoranza: la lista 1 di Tamburi (Clubtre socio con il 6,2%), che ha ottenuto la maggioranza e la lista 2 di Assogestioni (1% quando ha depositato la lista). Etica Sgr ha votato a favore della lista 2.

L’assemblea e Etica Sgr hanno votato a favore del piano di partecipazione azionaria riservato ai dipendenti (si veda anche l’articolo di ETicaNews “Prysmian vara il wiki-capitale“) e alla convertibilità in azioni del prestito obbligazionario, deciso, ha precisato il gruppo, per allungare il tempo del debito. Nel 2013, ci si attende avrà una significativa riduzione degli oneri finanziari.

Alla fine dell’assemblea, l’amministratore delegato Valerio Battista si è reso disponibile a rispondere alle domande della stampa e in merito alle osservazioni alle policy di remunerazione per la parte variabile rivolte da Etica Sgr ha risposto: «Di alcuni indicatori menzionati da Etica Sgr teniamo già conto, per esempio il Roe. Indicatori diversi possono essere presi in considerazione, ma non si deve frazionare troppo l’incentivazione del management, che deve avere pochi obiettivi ben chiari. Voglio sottolineare che quest’anno abbiamo realizzato il primo bilancio di sostenibilità certificato, da Deloitte». Il bilancio è stato, però, pubblicato soltanto venerdì scorso, vale a dire soltanto quattro giorni prima dell’assemblea, un tempo non certo abbondante per chi vuole farne un’analisi approfondita. Proprio come Etica Sgr ha fatto notare al management.

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews