13 settembre 2013 – L’attività di tutti gli attori dello sviluppo sostenibile riprende slancio dopo il timeout estivo. La prossima settimana la ET.Agenda presenta un numero contenuto di eventi, ma già di ottima qualità. A cominciare dall’appuntamento del 17 settembre a Bologna presso il CAAB (Via Paolo Canali) con il workshop “Il contributo dell’impresa responsabile nella creazione di valore per il territorio” organizzato nell’ambito di FARETE 2013 da Impronta Etica e SCS Azioninnova. Durante l’evento verranno presentati e discussi i risultati di una ricerca condotta da Impronta Etica e SCS che ha coinvolto imprese del territorio bolognese ed emiliano associate a Unindustria e Legacoop. La ricerca, disponibile a questo link, si è posta l’obiettivo di indagare l’effettivo concorso delle imprese sostenibili alla competitività del territorio, nonché l’attrattività dei territori equi verso questa tipologia di imprese. Interverranno Marisa Parmigiani, Segretario Generale di Impronta Etica, e Giulia Balugani, Project Leader SCS Azioninnova. Poi la parola passerà alle imprese sul tema Attori di sviluppo del capitale territoriale e creatori di innovazione, con l’intervento di Myriam Finocchiaro, Responsabile Comunicazione e Corporate Affairs, Granarolo.

Sempre il 17 settembre ma a Roma presso l’Eurispes, Biblioteca “Carlo Floris” in via Orazio 31, Eurispes e Consorzio Polieco presenteranno il rapporto di ricerca DA RIFIUTI A RISORSE. IL FUTURO DELLA GESTIONE DELLE PLASTICHE, in anticipazione del V Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti che si terrà a Ischia nei giorni 20-21 settembre. Interverranno Gian Maria Fara, Presidente Eurispes, e Enrico Bobbio, Presidente Consorzio Polieco.

Il giorno dopo l’attenzione sarà rivolta oltralpe. Il 18 settembre a Parigi saranno presentati i risultati del collaborative project di CSR Europe chiamato Inclusive Business Models – Smart, Sustainable and Inclusive Growth at the Base of the Pyramid, nell’ambito della Conferenza Convergence 2015, che è la piattaforma per promuovere i Millennium Development Goals. I principi della teoria Base of the Pyramid costituiscono un particolare approccio di business etico molto diffuso in Germania, Stati Uniti e America Latina. Assente in questo ambito, purtroppo, l’Italia.

La genetica tra realtà e progetto è il tema del terzo incontro organizzato giovedì 19 settembre al Centro Einaudi (via Ponza 4/E, Torino) dal LA.B – Laboratorio di Bioetica. Intervengono Michele Loi (Università Vita-Salute San Raffaele, Milano), Sergio Filippo Magni (Università degli Studi, Pavia), Franco Manti (Università degli Studi, Genova). Introduce Roberta Sala (Università Vita-Salute San Raffaele, Milano). Si parlerà di Test genetici al consumatore: libertà individuali o trasformazioni collettive? e di Responsabilità morale, genetica e biotecnologie. Ma anche di Ingegneria genetica e responsabilità per la vita, un approccio biopolitico. Gli organizzatori spiegano così le linee guida del convegno: «Quando nel discorso pubblico compare il termine “genetica” vengono in mente questioni disparate: gli interventi di manipolazione del codice genetico, una nuova programmazione genetica degli esseri viventi, la progettazione di una nuova umanità, ambizioni eugenetiche per la cancellazione delle malattie e della relative sofferenze dall’ambito delle esperienze umane. Occorre fare chiarezza onde comprendere che cosa fa la genetica e perché siano molte le attese nutrite nei suoi confronti, oltre che le paure».

 

A cura di ETicaNews