15 novembre 2012 – Le questioni dell’energia sono cruciali per ogni paese, in una fase come questa; lo sono a maggior ragione per un paese come il nostro, privo di risorse energetiche tradizionali e la cui economia è basata sulle attività di trasformazione industriale. Eppure, ci sono voluti addirittura 24 anni perché venisse messo a punto un nuovo piano energetico nazionale.

Ci ha pensato il governo dei tecnici: nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha proposto e ottenuto in Consiglio dei Ministri il via libera per il varo della «Strategia Energetica Nazionale».

Un documento di 116 pagine che resterà in consultazione per sei settimane per ricevere il contributo del Parlamento, degli enti di ricerca, delle parti sociali e che verrà consegnato in eredità al prossimo Parlamento e al prossimo Esecutivo.

Certamente il documento contempla una serie di scelte che avvicinano l’Italia a quanto fanno partner europei tradizionalmente più avanzati, anche se Germania e Danimarca osano assai di più.

Fonte: La Stampa

 

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