17 settembre 2013 – La Banca Mondiale lancia nuove obbligazioni verdi e raggiunge così quota 4 miliardi di movimentazioni “green”. Nelle scorse settimane, infatti, l’istituzione ha emesso 550 milioni di dollari in green bond a tasso fisso per due anni. L’obiettivo è quello di affrontare la sfida del cambiamento climatico, specialmente nei Paesi in via di sviluppo.

A comprare il ricco paniere di bond sono stati 17 investitori istituzionali, tra cui Ap2, Ap3, Blackrock e l’Ufficio del tesoro dello Stato della California. «I Green Bond della Banca Mondiale agiscono come stimolo per un mercato in espansione come quello dei bond verdi, aiutando così a muovere flussi di capitali privati sempre maggiori verso progetti legati ai cambiamenti climatici – ha affermato Doris Herrera-Pol, direttore e capo globale del mercato dei capitali della Banca Mondiale -. Siamo soddisfatti per il supporto ricevuto da investitori pioneristici, da banche, dai distributori e da tutti coloro che stanno lavorando per espandere questo mercato e lavorano per raggiungere un goal di cui tutti beneficeremo».

Nello specifico, il 44% dei bond è stato acquistato da asset manager, il 35% da fondi pensione e compagnie assicurative, il 19% da istituzioni e il 2% da società. La Banca Mondiale ha evidenziato in una nota che il 61% dei bond è stato comprato da investitori statunitensi, il 38% da europei e l’1% da giapponesi. Morgan Stanley e Seb sono stati insieme i maggiori gestori di questa transazione.

Come già anticipato la Banca Mondiale non è una new entry in questo settore. Già da tempo l’istituzione si è prodigata per affrontare, con strumenti finanziari, le tematiche legate all’ambiente. Nel 2008 l’istituto finanziario era stato il primo a emettere green bond, spinto soprattutto da grandi investitori istituzionali interessati a sostenere progetti e buone politiche per minimizzare i danni provocati dal cambiamento climatico. Ed è così che, negli ultimi sei anni, la banca mondiale ha movimentato oltre 4 miliardi di dollari per supportare questa battaglia. Dal 2008 sono stati infatti emessi 60 eco-bond in 17 valute diverse di cui hanno potuto beneficiare gli investitori di tutto il mondo.

Elisabetta Baronio

 

A cura di ETicaNews