19 luglio 2013 – «Contaminare le imprese di sostenibilità»: è sintetizzato in questa espressione folgorante il quanto siano sicuri la professoressa Chiara Mio e, di riflesso, tutta la prestigiosa Università Ca’ Foscari di Venezia che la variabile della sostenibilità sia strategicamente fondamentale e vincente per aziende e enti pubblici. Una convinzione che si traduce nell’organizzazione della seconda edizione del Master di I livello in Management della Sostenibilità e del Carbon Footprint. Il corso di specializzazione, diretto dalla stessa professoressa Mio, ha l’obiettivo di formare figure professionali in grado di governare la variabile della sostenibilità con un focus particolare sul Carbon Footprint, sia a livello strategico sia a livello operativo di calcolo, di governo e di controllo delle cause e di azioni di mitigazione.

Il successo e la validità del master è confermato, se mai ci fosse bisogno, dal patrocinio e il forte coinvolgimento del Mattm, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che fornirà il proprio contributo a formare i nuovi manager della Csr con specializzazione sul Carbon Footprint portando in aula l’esperienza della propria «Task Force per la valutazione dell’impronta ambientale dei sistemi e dei modelli di produzione e consumo». Il compito principale della Task Force è la progettazione e realizzazione delle attività di competenza, con particolare riferimento al calcolo di Carbon Footprint e water footprint previsto da accordi volontari con Enti pubblici e imprese, o derivanti da procedure di selezione pubblica promosse e finanziate dal Ministero, in Italia e all’estero.

Il Master, pensato a numero chiuso e della durata di poco più di un anno, ha un taglio professionalizzante, che parte da un importante approfondimento sul management della sostenibilità e tutte le sue dimensioni, senza trascurare la parte di governance e quella ambientale. Si conclude con la parte delle tecniche di gestione in azienda del Carbon Footprint, inquadrando il carbon management entro la strategia aziendale e nel contesto dei sistemi operativi in uso, a partire a dal sistema di programmazione e controllo, dal sistema di reporting fino a interessare quello incentivante. Il percorso formativo ha l’obiettivo di formare sia la figura del Carbon Manager, un professionista con le competenze adeguate per gestire le emissioni di gas effetto serra ed attuare decisioni ed azioni di mitigazione; sia la figura del Sustainability (o Csr) Manager sono professionisti che dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di sostenibilità, connesse alle attività aziendali.

Un altro punto di forza del Master dell’Università Ca’ Foscari è il forte coinvolgimento delle aziende nel corso. Con oltre 15 società aderenti, chi finanziariamente chi ancora di più a livello di contenuti e soluzioni, i nuovi manager della sostenibilità potranno migliorare la propria preparazioni con esperienze reali, essendo chiamati a trovare soluzioni sostenibili a vere problematiche, dei project work, che alcune imprese sottoporranno alla platea del Master. Tra le aziende più attive spicca Autostrade per l’Italia, che oltre a offrire due borse di studio, sottoporrà un suo project work ai partecipanti al corso.

Tra le società più attive nel sostenere il Master spiccano anche Novamont e Aquafil. La prima, di Novara, si presenta come Chimica vivente per la qualità della vita e come «risposta più idonea alla richiesta da parte di consumatori, aziende e istituzioni di prodotti innovativi per uno sviluppo veramente sostenibile. Nello sviluppo della nuova generazione di prodotti derivati da materie prime rinnovabili di origine agricola, Novamont ha scelto strategicamente di adottare le più innovative certificazioni ambientali e prestazionali, come l’esame del ciclo di vita (Lca) e la dichiarazione ambientale di prodotto (Epd)». Aquafil,con sede ad Arco di Trento, è invece uno dei principali attori, in Italia e nel mondo, nella produzione di fibre sintetiche, in special modo di quelle inpoliammide 6. «Il Gruppo è punto di riferimento per qualità, innovazione e nuovi modelli di sviluppo sostenibile. Una scelta strategica che si concretizza attraverso il rinnovamento costante dei processi e dei prodotti, grazie a continui investimenti di capitali e di know how». Rappresenta un esempio vincente per i partecipanti al corso di come una società seppure matura per anagrafica può continuare a essere leader di mercato grazie all’innovazione nel nome della sostenibilità. Un modello di eccellenza che è stato di recente premiato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la nomina a Cavaliere del lavoro del presidente e ad di Aquafil, Giulio Bonazzi.

Con delle credenziali così, il Master diretto da Chiara Mio si candida a essere uno dei corsi di specializzazione in Csr più interessanti nel panorama italiano. Restano da segnalare solo ancora due dettagli tecnici ma fondamentali. Il primo è che le iscrizioni si chiudono il 30 settembre 2013. E poi, oltre alle Borse di studio offerte da Autostrade per l’Italia sono a disposizione una borsa a copertura totale e tre reduction fee pari all’importo della seconda rata, da destinarsi ai quattro studenti più meritevoli, che risulteranno tali a seguito delle prove sostenute durante il programma.

Fabrizio Guidoni

 

A cura di ETicaNews