7 ottobre 2013 – Il “mercato” del crowdfunding potrebbe presto allargarsi e diventare “comune”. Nel senso di europeo. Dopo l’Italia che (sorpresa) è stato il primo Paese al mondo a dotarsi di un regolamento per l’equity crowdfunding varato dalla Consob a seguito di una consultazione pubblica, ora anche Bruxelles intravede le potenzialità del finanziamento diffuso. La Commissione ha lanciato una consultazione (il questionario è online dal 3 ottobre), che invita tutti gli interessati a condividere le opinioni in merito: i benefici, i rischi, le linee guida delle politiche che potrebbero liberarne le potenzialità.

Se molte campagne di crowdfunding hanno una dimensione locale, altre potrebbero beneficiare da un accesso più facile ai finanziamenti all’interno di un mercato comune europeo, è il ragionamento fatto dalla Commissione Ue. Che, però, vuole prima capire bene il meccanismo e soprattutto assicurarsi che – come si legge nella nota emanata – «il crowdfunding non sia una tendenza momentanea, ma piuttosto una fonte sostenibile di finanziamento per nuovi progetti europei». Per questo, sono necessarie misure di protezione per garantirsi la fiducia delle persone.

Attraverso la consultazione, Bruxelles vuole anche capire quali sono le esigenze del mercato e identificare le aree nelle quali un’azione dell’Unione europea potrebbe sviluppare un valore aggiunto.

«Questa forma alternativa di fundraising collettivo, partecipativo e interattivo – ha dichiarato il commissario al Mercato interno e ai Servizi Michel Barnier – sta diventando sempre più importante e ha la potenzialità di colmare il gap di finanziamento che subiscono molte start up e di stimolare l’imprenditorialità». La “cornice” europea potrebbe fare da raccordo tra tutte le regolamentazioni e le supervisioni nazionali.

La consultazione riguarda tutte le forme di crowdfunding, dalle donazioni agli investimenti finanziari. La Commissione invita tutti, dagli imprenditori alle piattaforme alle Autorità nazionali, a partecipare alla consultazione che si chiuderà il 31 dicembre.

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews