23 gennaio 2014 – Il segnale a favore della finanza Sri è forte: anche il cuore della nazione che ha fatto della finanza il simbolo della propria economia dichiara di abbandonare le azioni “non etiche”. La Banca nazionale svizzera (BNS) è decisa a far diventare i suoi investimenti più etici e a cominciare a escludere dai suoi portafogli le imprese che commettono violazioni dei diritti umani, che hanno un impatto negativo sull’ambiente o che sono coinvolti nella produzione di armi.

Certo, siamo ancora a una generica dichiarazione di intenti. «Recentemente il consiglio ha deciso in linea di principio di astenersi da azioni di società che producono armi condannate dalla comunità internazionale, che abusano gravemente dei diritti umani fondamentali o che sistematicamente causano gravi danni per l’ambiente» ha comunicato una fonte interna della Bns a Reuters. Ma è comunque una dichiarazione che viene dall’Istituto centrale stesso. La banca attualmente ha partecipazioni in società minerarie e produttori di armi, e detiene oltre 430 miliardi di franchi svizzeri (circa 350 miliardi di euro) in investimenti all’estero. Qualcosa si è già mosso. Un portavoce della Bns ha aggiunto che la banca avrebbe venduto quote attualmente detenute nelle società giudicate non etiche ed eviterà di investire in settori e aziende non Sri. Numeri non se ne sanno ancora ma il cambio di orientamento verso asset etici è definitivo.

Attenzione però. Non è detto che a smuovere la Banca centrale svizzera siano (solo) motivi etici. Il business della finanza Sri è sempre più ricco. Poco tempo fa è circolata la notizia che la Banca centrale della Norvegia (Norges Bank), sarebbe stata a breve coinvolta direttamente e attivamente nelle decisioni di investimenti responsabili del Fondo pensione norvegese. Una consulenza fatta a un fondo che ha un patrimonio di ben 800 miliardi di dollari.

La forza dell’espansione delle tematiche di finanza ed economia sostenibili lo si capisce anche dal fatto di essere uno dei temi caldi di cui si sta parlando al World Economic Forum in questi giorni proprio in Svizzera, a Davos, come già anticipato da ETicaNews nell’articolo Impact Investing, Davos fa sul serio. Alcuni analisti stimano che attualmente nel mondo gli investimenti ad impatto muovino ogni giorno capitali per 50 miliardi di dollari e le previsioni sono che arrivino a sorpassare i 1.000 miliardi di dollari entro dieci anni. Investire etico son solo migliora la società, conviene.

A cura di ETicaNews