19 dicembre 2012 – La finanza Sri invia un altro segnale di forza. Negli ultimi mesi gli indicatori di salute erano già stati chiari, con il rapporto Eurosif prima e quello assieme a Bank Sarasin poi, le analisi sui rating etici, il moltiplicarsi delle iniziative di advisoring sostenibile da parte delle banche. Adesso, la ricerca Green, Social and Ethical Funds in Europe 2012, realizzata da Vigeo in collaborazione con Morningstar, esce nella sua dodicesima edizione e conferma il trend in atto nell’industria dei fondi socialmente responsabili in Europa: in controtendenza con la gestione patrimoniale classica, il comparto registra l’ennesima crescita. E prosegue un cammino di incremento degli asset iniziato nel ’99 e interrotto solo nel 2008 da una pausa di consolidamento per la crisi dei mercati finanziari.

Nel periodo di osservazione della ricerca (giugno 2011 – giugno 2012), è stato registrato un incremento del 12% delle masse (95 miliardi di euro) di questo segmento del risparmio gestito. Pur in presenza di mercati fortemente volatili, dunque, il flusso di raccolta è stato nettamente positivo.

La ricerca ha rilevato che:

in totale i fondi comuni gestiti con criteri socialmente responsabili rappresentano l’1,6% del risparmio gestito (1,4% nel 2011);
il Belgio è il Paese con la maggior penetrazione di fondi Sri (9%) nel proprio mercato;
la leadership per dimensione rimane alla Francia che, con un +31% nelle masse gestite secondo principi di responsabilità sociale, si conferma il primo mercato in Europa (con il 44% degli assets). Secondo il mercato Uk con 14% sul totale;
crescite a doppia cifra sono state registrate anche da Olanda (+24%), Germania (+18%) e Uk (+11%);
l’Italia continua la fase di consolidamento;
stabile il mix di asset class: le gestioni azionarie continuano ad essere le più diffuse (49% del totale), seguite dai fondi monetari (40%) e dai bilanciati (11%);
tra le stocks più presenti nei fondi Sri compaiono ora Unilever, Eni e Glaxo.

 

A cura di ETicaNews