Ore 15:06

Ambienthesis [ATH.MI] non è una matricola di Piazza Affari, ma una storia di investimento ancor tutta da scoprire. Per molti è ancora la Sadi Servizi Industriali, centenaria società quotata in Borsa attiva nel campo dell’edilizia, ma dallo scorso 7 giugno ha cambiato denominazione e non solo. Ambienthesis S.p.A. e le sue controllate fanno parte di un gruppo leader in Italia nelle attività di trattamento e smaltimento di rifiuti industriali, di bonifica ambientale e ripristino di siti dismessi, di produzione energetica da fonti rinnovabili.

In termini prospettici il gruppo Ambienthesis, nell’ambito degli obiettivi di crescita commerciale nel medio termine, punta a raggiungere nel 2014 un fatturato consolidato di circa 100 milioni di euro. Il punto di partenza è il bilancio del 2012, che si è chiuso con un fatturato pari a 68 mln di euro, in calo dell’11% su base annua, un Ebitda di 3,4 mln eu (-70,9%) e una perdita netta di 3,1 mln eu, da un utile di 3,3 mln eu di fine 2011. Il risultato negativo è dovuto a fattori congiunturali, ma anche alle iniziative per la rifocalizzazione del gruppo nel solo campo ambientale, rifocalizzazione completata nell’ottobre 2012 con la cessione del 100% della controllata Sadi Poliarchitettura alla società Special Situation, specializzata in turnaround aziendali.

Per Ambienthesis il futuro si presenta ricco di soddisfazioni da raccogliere già nel breve termine. Nel corso del 2013 saranno cantierizzate e proseguite importanti commesse, come per esempio la bonifica di Alumix, che vale 42 milioni con un avanzamento odierno a circa il 40% e completamento del lavoro entro la fine del 2014.

Si prevede anche l’avvio entro il prossimo agosto delle attività presso la discarica di Barletta della società Daisy, che vale almeno 80mila tonnellate di rifiuti all’anno.

Il grande driver di crescita futura resta quello delle bonifiche, mercato italiano potenziale stimato dalla società in circa 15 miliardi di euro. Un potenziale che tuttavia si manifesterà solo se saranno trovare le risorse finanziarie sia pubbliche che private, al momento piuttosto limitate. Ragione per cui il management vede un futuro soprattutto all’estero dove ci sono progetti importanti ma soprattutto finanziabili.

A questo riguardo la società ha una pipeline importante di progetti che vanno dall’Europa al Medio Oriente che potrebbero fruttare circa 35 mln di euro di fatturato in 2 anni, ovvero 15-20 mln di euro all’anno. Questi sono i progetti “più sicuri”, ma esistono altre opportunità in fase di osservazione o sviluppo nel campo del trattamento e smaltimento dei rifiuti che superano i 100 mln di euro. L’obiettivo di passare da 70 a 100 mln di euro all’anno appare quindi molto raggiungibile senza grandi sorprese e soprattutto grazie a investimenti legati alla conduzione dei progetti e quindi remunerati nella commessa.

Ma di tutto questo il mercato non sembra accorgersi. Innanzitutto va considerato l’upside relativo al potenziale incasso di un credito commerciale nei confronti della società TR Estate Due, riferito agli importi maturati su una commessa per la messa in sicurezza e bonifica della “Ex Sisas” presso il comune di Pioltello. TR Estate Due è in ritardo con il pagamento a seguito di una causa in corso con i propri committenti, ovvero il Ministero dell’Ambiente e Regione Lombardia. Tale incasso viene ritenuto, secondo quanto riportato nell’ultima trimestrale della società, recuperabile con alte probabilità. In base a questa ultima ipotesi l’attuale indebitamento potrebbe essere completamente azzerato e Ambienthesis si troverebbe in una situazione di cassa positiva (tra 5 e 10 mln di euro) da destinarsi potenzialmente ad acquisizioni.

Sempre in base a questa ipotesi la società tratterebbe attualmente a 7 volte l’Ebitda 2012, valore destinato a scendere a 5 volte in base ai dati prospettici del 2014 (il 2013 sarà ancora un anno di transizione). Valori che non riflettono un’aspettativa di crescita che dovrebbe essere a doppia cifra nel corso dei prossimi 3 anni.

 

A cura dell’Ufficio Studi di Websim