19 aprile 2013 – Non si butta via niente a Prato allo Stelvio, 3.400 abitanti ai piedi dell’Ortles, nell’Alta Val Venosta. Gli scarti delle segherie alimentano tre caldaie che immettono il calore m una rete di teleriscaldamento. Il letame e i liquami prodotti da 50 masi e 700 vacche fermentano producendo biogas, trasformato con i cogeneratori m energia elettrica e termica. Stesso utilizzo per gli scarti della frutta. E poi ci sono l’eolico, l’idroelettrico, il fotovoltaico. È grazie a questo sistema che Prato è stata premiata da Legambiente per il suo progetto “smart grid” : un modello di produzione elettrica e termica che valorizza cogenerazione e accumulo, riducendo le perdite di rete.

di Paolo Cagnan – L’Espresso

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