25 marzo 2013 – Si sa. In Italia il “verbo” dello Sri, dell’investimento socialmente responsabile altrimenti detto finanza etica, non si è ancora diffuso in modo importante né fra i piccoli risparmiatori, né fra gli investitori istituzionali.

Sono soprattutto questi ultimi, però, e fra di essi i fondi pensione più degli altri, che scontano il gap maggiore verso i loro colleghi esteri, statunitensi e nordeuropei in primo luogo. I quali da anni sono abituati a ragionare di Sri, di integrazione dei criteri Esg nelle scelte d’investimento. E di engagement con le società in cui investono: di iniziative di azionariato attivo, cioè, che non di rado li portano nelle assemblee annuali degli azionisti a dire la loro, a votare o a far votare mozioni e risoluzioni su temi sociali, ambientali, di governance.

Per cercare di risalire la china e di avvicinare l’Italia a quanto già avviene in mercati finanziari dove lo Sri è ormai di casa, il Ffs-Forum per la finanza sostenibile ha rotto gli indugi e ha deciso di passare alle vie di fatto. Con un’importante iniziativa, la prima nel suo genere, che coinvolge proprio il settore della previdenza integrativa.

Giovedì scorso, infatti, il Ffs ha avviato, in collaborazione con Mefop (la società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi Pensione, sbarcata da poco su Twitter) e Assofondipensione (l’associazione dei fondi pensione negoziali, detti anche chiusi o contrattuali), il Gruppo di Lavoro (Gdl) sull’azionariato attivo nei processi d’investimento delle forme pensionistiche complementari. La finalità generale dell’iniziativa è facilitare appunto l’esercizio di pratiche di azionariato attivo, così da incrementare la diffusione dello Sri fra i fondi pensione italiani, che altrove sono di gran lunga il motore principale di questo stile d’investimento.

Ci sono però anche una serie di obiettivi specifici. In primo luogo, si punta a migliorare la conoscenza che questi soggetti hanno dell’azionariato attivo come strategia d’investimento Sri. Si vogliono anche individuare le criticità legate all’integrazione dell’azionariato attivo nel sistema di governo, o governance, delle forme di previdenza complementari. Ancora, fra gli obiettivi c’è l’identificazione delle best practice e delle soluzioni operative più efficaci per l’avvio di pratiche di azionariato attivo. Infine, attraverso il Gdl si intende diffondere e comunicare a livello nazionale l’azionariato attivo, spiegandone la valenza, e l’efficacia, come strumento di dialogo sui temi della responsabilità sociale tra gli investitori istituzionali, da una parte, e le società quotate dall’altra.

L’attivazione del Gdl per certi versi è la naturale conseguenza del volume che Ffs ha realizzato solo sei mesi fa, dedicato all’integrazione dei fattori Esg nei processi d’investimento dei fondi pensione: come passare, per così dire, dalla teoria alla pratica. Tra l’altro proprio all’inizio della stagione di azionariato attivo in Italia.

Anche grazie a questa iniziativa, potrà essere una stagione con una presenza maggiore di investitori Sri attivi, magari con una focalizzazione su qualche aspetto Esg specifico? «Non in misura sostanziale – risponde Maria Paola Marchello, responsabile per la ricerca presso Ffs -. Il buon governo d’impresa continuerà a essere in cima all’agenda degli azionisti attivi, a seguire i temi ambientali e sociali. All’estero vi è una maggiore diffusione di una cultura della responsabilità negli investimenti, un’apertura alla creazione di cordate di investitori a presidio dei temi ambientali, sociali e di governance, la presenza di personale specializzato».

Nell’arco dell’anno sono previsti altri quattro incontri in cui il Gdl si riunirà per discutere di azionariato attivo, sempre con l’approccio multi-stakeholder con cui intende caratterizzarsi. Il gran finale, poi, è in programma in occasione della seconda Settimana Sri italiana, prevista nella prima metà di novembre 2013. «L’engagement sarà senza alcun dubbio uno dei temi caldi della Settimana Sri – sottolinea infatti Francesca Ussani, communication officer in Ffs – e costituirà il tema centrale della grande conferenza conclusiva, a Roma. In quell’ambito saranno coinvolti ospiti di eccellenza, italiani ed internazionali, e sarà presentata al pubblico la Linea Guida sviluppata in seno al Gruppo di Lavoro».

Andrea Di Turi

 

A cura di ETicaNews