27 febbraio 2013 – La Commissione europea ha lanciato due consultazioni pubbliche su misure specifiche che potrebbero garantire un maggiore rispetto degli obblighi fiscali in tutta l’Unione e migliorare la riscossione delle imposte. Dal lato contribuenti ma anche da quello delle amministrazioni fiscali.

La prima consultazione riguarda l’elaborazione di un codice europeo del contribuente che elenchi con chiarezza i diritti e gli obblighi dei contribuenti e delle amministrazioni fiscali.

La seconda punta su un numero di codice fiscale europeo (Tax Identification Number, Tin), che faciliterebbe l’identificazione dei contribuenti nell’Unione.

Sia il codice europeo del contribuente che il codice fiscale europeo sono misure proposte dalla Commissione nello scorso dicembre nel quadro del piano d’azione contro la frode e l’evasione fiscale. Le consultazioni saranno aperte fino al 17 maggio 2013. L’obiettivo delle consultazioni pubbliche è individuare esempi di buone pratiche negli Stati membri per quanto riguarda la raccolta di dati sull’identità dei contribuenti, la disciplina fiscale e la trasparenza. I risultati di tali consultazioni verranno utilizzati per mettere a punto le iniziative politiche appropriate entro la fine del 2013.

La maggior parte degli Stati membri dispone già di codici del contribuente che definiscono i diritti e gli obblighi dei contribuenti e delle amministrazioni fiscali. Tuttavia tali codici variano considerevolmente da uno Stato membro all’ altro; può quindi risultare estremamente difficile per i cittadini e le imprese conoscere i propri diritti nei diversi Stati membri e conformarsi ai propri obblighi fiscali in situazioni transfrontaliere.

Inoltre, alla luce della maggiore mobilità dei cittadini e della natura sempre più transfrontaliera dell’attività economica, gli Stati membri hanno sempre più difficoltà ad identificare correttamente i contribuenti. Tale situazione può compromettere gli sforzi nazionali miranti a riscuotere le imposte correttamente, portare a situazioni di doppia imposizione o favorire la frode e l’evasione fiscali. Algirdas Šemeta, Commissario per la fiscalità, l’Unione doganale, l’audit e la lotta antifrode, ha le idee chiare: “Nell’intensificare la lotta contro le frodi fiscali dobbiamo agevolare l’operato di coloro che desiderano rispettare le norme. Il codice europeo del contribuente rientra in questa ottica, e oggi chiediamo agli stessi contribuenti di partecipare alla sua elaborazione. Dobbiamo anche fare sì che le autorità possano individuare chi è soggetto alle imposte, per consentire loro di riscuotere le tasse dovute. È questo l’ obiettivo del codice fiscale europeo: vorremmo conoscere il parere dei cittadini sul miglior modo di attuarlo.»

 

A cura di ETicaNews