12 giugno 2014 – Nuovo scatto in avanti del gruppo Deutsche Boerse sul fornire agli investitori i dati sui fattori Esg (environmental, social, governance) delle società quotate. Sono ora a disposizione gratuitamente sul sito della Borsa tedesca, in particolare sul Frankfurt Stock Exchange, i rating sull’impatto sul clima riguardanti ben 1.800 aziende quotate di tutto il mondo in virtù di un accordo con il Carbon Disclosure Project (Cdp). Un’altra dimostrazione di come la sostenibilità di una società sia sempre più una variabile fondamentale nei processi di analisi e nelle scelte di asset allocation degli investitori.

Il Carbon Disclosure Project è un’organizzazione no-profit indipendente che offre ad aziende e Paesi, una sistema per misurare, gestire e condividere a livello globale informazioni riguardanti il cambiamento climatico. Tra i molti vantaggi per gli investitori, l’ampiezza e il dettaglio del database a disposizione consente il confronto tra aziende in termini di contributi alla protezione del clima e di trasparenza per quanto riguarda le emissioni di gas serra. L’obiettivo della partnership è quello di elevare gli standard di mercato e della trasparenza, e di consentire agli investitori, agli analisti e agli altri partecipanti al mercato di ottenere una panoramica completa di ciascuna società e della sua strategia di sostenibilità.

Scegliendo un partner prestigioso e importante, ma esterno, come il Cdp, Deutsche Boerse mantiene il suo principio di neutralità anche in questo campo. Evita così rischi di conflitti di interesse o di esporsi a critiche di indipendenza rispetto alle società quotate. Con questo nuovo passo “sostenibile” la Borsa di Francoforte si conferma una delle società-mercato più sensibile e più avanti nella sempre più emergente finanza Sri. Vale di sicuro la pena ricordare che Deutsche Boerse ha lanciato un portale di sostenibilità sul proprio sito fin dal mese di aprile 2011 che mette a disposizione degli investitori dati ambientali, sociali e di governance. Non per niente i “dati climatici” vengono ora mostrati insieme ai “ESG-Criteria” nella scheda delle società sotto la scheda “Sostenibilità”.

Volete vedere un esempio vicino a noi italiani? Eccovi a questo link lo scoring di sostenibilità di Fiat (sul listino tedesco è indicata ancora così e non la nuova Fca). Ma la vera questione è un’altra: quando, e come, la Borsa italiana colmerà questo gap?

A cura di ETicaNews